sabato 8 maggio 2010

Crisi dimenticate!!!

V I D E O

Medici Senza Frontiere ha pubblicato il nuovo rapporto annuale “Le crisi umanitarie dimenticate dai media nel 2009” che per la prima volta ha la forma di un libro (Marsilio Editori). La pubblicazione include il sesto rapporto con la “Top Ten” sulle crisi umanitarie più gravi e ignorate dai media nel 2009:



AFGHANISTAN
Chi ha bisogno di cure mediche si trova a dover fare una scelta impraticabile: affrontare un viaggio di centinaia di chilometri attraverso le zone di guerra tentando di raggiungere un centro medico, oppure aspettare rischiando che la malattia si aggravi pericolosamente, per poi presentarsi a un ospedale che non è più in grado di garantire cure atte a salvargli la vita…se ne sappiamo qualcosa tramite i tg è grazie solo ad Emergency e Medici senza frontiere.
SOMALIA
Nel 2009 la popolazione somala ha continuato a essere vittima della violenza indiscriminata, mentre la siccità ha devastato parti del paese. Milioni di persone hanno urgente bisogno di cure sanitarie, ma l’enorme divario tra le esigenze dei somali e la risposta umanitaria in materia continua ad allargarsi.
PAKISTAN
Il Pakistan è stato sconvolto da un’intensa violenza per tutt il 2009. Il conflitto tra l’esercito pakistano e i gruppi armati nella North West Frontier Province (NWFP) e nelle Federally Administered Tribal Areas (FATA) ha provocato lo sfollamento di oltre due milioni di persone, mentre svariati bombardamenti nelle principali città pakistane hanno ucciso centinaia di persone e ne hanno ferite migliaia. In tutto il paese, la gente è vittima di una totale mancanza di cure mediche e il Pakistan presenta uno dei più alti tassi di mortalità materno-infantile della zona.
MALNUTRIZIONE INFANTILE
Si stima che ogni anno da 3,5 a 5 milioni circa di bambini muoiano per cause legate alla malnutrizione, un decesso ogni sei secondi. Eppure la malnutrizione è una malattia facile da prevenire e curare.
SUDAN
Oltre alla crisi in corso nel Darfur, la popolazione del Sudan meridionale ha dovuto far fronte a un aggravarsi della situazione causato da un incremento della violenza, dal diff ondersi di epidemie e dallo scarso, se non inesistente, accesso alle cure mediche.
AIDS
Nel 2005 i leader mondiali, in occasione del G8 in Scozia, si sono impegnati a sostenere la copertura finanziaria per le cure dell’AIDS in tutto il mondo entro il 2010. Ora quegli stessi leader stanno venendo meno agli impegni presi. Si stima che circa 6 milioni di persone malate di HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo abbiano bisogno di terapie antiretrovirali (ARV). L’AIDS è una delle principali cause di morte tra le donne in età fertile in tutto il mondo e rappresenta oltre il 40% dei decessi di bambini sotto i cinque anni nei paesi a più alta prevalenza di virus HIV. L’80% di tutti i decessi in Botswana e i due terzi di tutti i decessi in Lesotho, Swaziland e Zimbabwe sono causati da questa malattia.
YEMEN
Le cinque guerre dall’esito incerto scoppiate nel governatorato di Saada, nello Yemen settentrionale, hanno portato a una sesta guerra, finora la più intensa. Obiettivi civili e non militari, come gli ospedali, sono stati duramente colpiti dagli attacchi. Un’emergenza nutrizionale è stata riscontrata fra i bambini sradicati dalle loro case. Per la prima volta un paese confi nante, l’Arabia Saudita, è stato coinvolto nel confl itto, peggiorando ulteriormente la situazione già critica dei civili.
SRI LANKA
Mentre gli scontri infuriavano tra l’esercito cingalese e le Tigri Tamil (Liberation Tigers of Tamil Eelam) nello Sri Lanka settentrionale, decine di migliaia di civili sono rimaste intrappolate per mesi in una zona di guerra ridotta a una piccola striscia di giungla e spiaggia, senza alcun aiuto e con una limitata assistenza medica. Pochi mesi prima della fi ne della guerra civile, le organizzazioni umanitarie, inclusa MSF, hanno dovuto lasciare le zone più interessate dagli scontri, su richiesta del governo. Soltanto il Comitato internazionale della Croce Rossa (cicr) ha potuto continuare a fornire assistenza medica di base. Da febbraio 2009 un’équipe chirurgica di MSF lavora in uno di questi ospedali nei pressi di Vavuniya.
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
Per tutto il 2009, gli abitanti della parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (rdc) hanno subito la violenza incessante di gruppi armati appartenenti a diverse fazioni. Centinaia di persone sono state uccise, migliaia di donne, bambini e talora uomini sono stati stuprati, e centinaia di migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro case. Nel Nord Kivu dagli scontri armati tra fazioni si è passati alla guerriglia: ogni gruppo terrorizza la popolazione e dà fuoco alle case di un villaggio per vendicare il presunto appoggio fornito dagli abitanti alla fazione rivale.
MALATTIE DIMENTICATE
Più di 400 milioni di persone sono a rischio a causa delle malattie tropicali dimenticate, come la leishmaniosi viscerale (kala-azar), la malattia del sonno, la malattia di Chagas e l’ulcera di Buruli. Le prime tre sono tra le più mortali e tutte e quattro sono state evidenziate dall’OMS come particolarmente problematiche, perché il trattamento e gli strumenti di diagnosi sono vecchi e inefficienti, o peggio inesistenti, con intere popolazioni di pazienti bloccate in aree remote o a rischio alle quali è difficile o impossibile accedere. Inoltre, la ricerca
e sviluppo di nuovi medicinali e presidi diagnostici sono tristemente privi di fondi sufficienti.


Sono passati undici anni dalla pubblicazione della prima lista annuale compilata da MSF delle dieci tra le crisi con l’Osservatorio di Pavia, ha cominciato a indagare la copertura delle crisi nei telegiornali italiani. Nel comunicato stampa che nel 1998 accompagnava la prima Top Ten delle crisi dimenticate, il direttore di MSF Stati Uniti spiegava che senza un’informazione adeguata viene a mancare la possibilità di creare una risposta da parte delle persone e della società a eventi che hanno conseguenze negative su molte persone e che potrebbero un giorno averle anche per noi. I notiziari monitorati sono quelli della Rai e di Mediaset negli orari canonici delle edizioni all’ ora di pranzo e di cena.
Ecco alcuni risultati:
Numero di notizie dedicate a eventi/contesti di crisi (come sopra) in tutti i tg monitorati nell’ anno 2009:
Altre notizie 94%
Crisi 6%
Servizi dedicati a crisi per rete (dato percentuale):
Rai 1 7,58%
Rai 2 6,97%
Rai 3 10,04%
Rete 4 5,60%
Canale 5 5,30%
Italia 1 3,43%
Confronto fra alcune crisi ed altri eventi:
ANNO 2006
Tubercolosi 3 notizie
Influenza aviaria (se ancora la ricordate…) 410 notizie
ESTATE 2007
Darfur, Somalia, Congo, Rep. Centrafricana, Ciad 41 notizie
Paris Hilton 63 notizie
ANNO 2008
Malnutrizione 110 notizie
Sudan 53 notizie
Colera in Zimbabwe 12 notizie
Carla Bruni 208 notizie

Risulta evidente la tendenza dei telegiornali (e dei programmi di informazione in generale) a introdurre elementi di intrattenimento accanto a elementi informativi…forse per fare più audience?
La notizia si concentra prevalentemente su quello che accade e meno sulle sue cause e sulle sue conseguenze…per certi fatti non ricordiamo più neanche se v’ è stata una condanna o meno, o no?
Tendenza dei media a privilegiare nella selezione delle notizie eventi drammatici e al contempo rapidi e di spettacolare “telegenia”. Più un evento ha conseguenze negative, più probabilmente diventerà notizia; più un evento rompe la routine, più facilmente verrà selezionato…vedi influenza aviaria & suina!!!

TRAETENE LE DOVUTE CONCLUSIONI

Per visionare l’ intero rapporto di MSF clicca qui.