martedì 9 marzo 2010

Incontinenza idrica

Le seguenti parole vi illustreranno lo status e la completa insolvenza dell’opera recentemente realizzata nel nostro paese. Un’opera imponete per dimensioni ma, a modesto parere, con gravi carenze tecniche e strutturali.
Pensate sia la solita voce isolata che parla senza avere competenza né soluzioni?
L’opera in questione ha delle peculiarità uniche come ad esempio: il muro di contenimento a monte della struttura presenta dei "falsi" tubi di scolo e la parte anteriore amabilmente ricoperta con lastre di porfido




oppure la completa mancanza di un’intera parte di cinta muraria più a valle per consentire, forse, facile accesso ad alcuni terreni.
















Continuando la nostra visita,si riscontra l’esistenza di strade di manutenzione, tutte in cemento, che straziano una parte del sottobosco






ed anche i pozzetti del “troppo pieno” completamente ostruiti da terra e detriti.
















Cosa succederebbe se arrivasse un diluvio di biblica memoria?
Un' idea di contenimento e distribuzione delle acque piovane potrebbe/dovrebbe essere quella di un sistema di punti di raccolta e cisterne disseminati su più quote del territorio interessato che tramite dei sistemi di pompaggio non solo riescono a riparare dalla furia delle acque stesse ma ne facciano una risorsa da distribuire alla comunità locale.
Pensate non sia possibile? E’ già stato fatto, non in America oppure in Giappone ma in Campania. Conoscete i Regi Lagni ? L’opera di contenimento e sfruttamento delle acque voluta dai Borboni che tramite cisterne e canali di scolo, e con l’aiuto della sola forza di gravità, riuscivano a deviare le acque e ad usarle nei modi più utili, come ad esempio l’irrigazione in agricoltura e l’allevamento del bestiame.

1 commento:

  1. Sono ritornati da pochi giorni i mezzi meccanici sul posto. Bravi siete ormai i direttori dei lavori.

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