lunedì 8 marzo 2010

Lettera aperta ai componenti della Consulta Elettorale


Le elezioni sono ormai prossime. Non possiamo certo esimerci dal fare gli auguri di un buon lavoro a tutti coloro che in questa tornata elettorale saranno impegnati nei più disparati modi nelle varie sezioni. Allo stesso modo non possiamo però esimerci dal dare un consiglio spassionato e specifico ai componenti della Consulta Elettorale.
Da un po’ di tempo gli scrutatori sono scelti non più tramite sorteggio casuale fra gli iscritti nelle liste, ma mediante nomina diretta. Pochi gioni fa si è riunita la suddetta consulta proprio a questo fine. Il nostro consiglio spassionato e specifico consiste nel far sì che venga introdotto un metodo di selezione degli scrutatori che si inquadri in un' ottica di giustizia sociale.
Nulla depone a tutt’ oggi che le nomine dirette siano state fatte come semplici scambi elettorali, certo che l’ adozione di criteri più chiari e giusti non solo allontanerebbe ogni dubbio di questo tipo, ma addirittura vi sarebbe un pur minimo aiuto alle persone che hanno più bisogno/diritto. Una delle strade da percorrere potrebbe essere quella di introdurre un sistema ove anche l’ iscrizione nelle liste fosse condizionata dal possesso di determinati requisiti (es: meriti scolastici, rating economico, quoziente familiare, ecc.) e poi eventualmente procedere al sorteggio fra i vari aventi diritto. Questo è solo una delle possibili strade percorribili, comunque sempre meglio del semplice fornire il nome di questa o quella persona.
Recita l’ articolo 3 della Costituzione:
” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Evitando inutili e lunghe disquisizioni giuridiche, un punto va precisato. In questo articolo ciò che va colto è il principio unico dell’ uguaglianza nella giustizia sociale. In questa ottica eguaglianza costituzionale significa trattare allo stesso modo persone che partono dallo stesso punto e trattare in modo differente coloro che partono da situazioni differenti.
La speranza è che la situazione differente non sia rappresentata dal come si è votato alle elezioni comunali, ma dalla situazione di diritto/bisogno dei cittadini.

Cordiali saluti

4 commenti:

  1. La Commissione elettorale può adottare un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità. L'incarico elettorale è anche visto come un primo modo per avvicinare i giovani alla politica. Un secondo criterio possibile è quello di bilanciare persone alla prima esperienza elettorale con altre che in passato hanno già svolto l'incarico, e di bilanciare l'assegnazione a persone con tessere di partito, che dichiaratamente appartengono ad uno schieramento, in modo da garantire una rappresentanza a maggioranza e opposizione. A questa forma di equilibrio politico, critica nelle votazione delle schede elettorali da annullare, già contribuisce la partecipazione dei rappresentanti di lista.

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  2. BRAVI...perchè propositivi. Voglio proprio vedere chi si adopererà per una simile e giusta (pur nel suo piccolo) iniziativa

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  3. Quando si dice essere sulla notizia.
    Proprio ieri veniva riportato sul Sannio la polemica sulla nomina degli scrutatori fatta dal Candidato Sindaco Filuccio Tangredi a Cervinara.
    Va detto però che in quel luogo gli scrutatori sono ben 48...

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  4. indipendentemente da quanti siano gli scrutinatori,è giusto che si trovi un modo diverso per le nomine e condivido in pieno il primo commento........quello è un modo giusto, o se vogliamo, corretto.

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