giovedì 4 marzo 2010

RISORSE




Quel è l’unità di misura che stabilisce la ricchezza di una comunità? E qual è il percorso che ci porta a capire qual è la risorsa di un territorio?
A Forchia, il nostro comune, basta alzare gli occhi un momento per capirlo.
Il territorio del comune risulta compreso tra i 160 e i 832 metri sul livello del mare.
L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 672 metri. E’ li che risiede la sua ricchezza, il suo oro, in quei 672 metri di escursione in cui prospera la più antica pianta del mondo, nata da una sfida tra Minerva e Nettuno su chi avesse potuto creare la cosa più utile all’uomo: Nettuno creò il cavallo, Minerva l’ulivo. Giove, arbitro nel giudizio, si pronunciò a favore di quest’ultimo, che divenne la pianta sacra a Minerva.
L’ulivo è una risorsa, un mezzo attraverso il quale creare sviluppo, ricchezza, posti di lavoro, specializzato o meno. E’ un mezzo attraverso il quale una zona depressa come la nostra potrebbe risorgere a nuova vita economica, piazzandosi sulle tavole degli Italiani e, perché no, arrivare anche all’estero.
Di consorzi, associazioni di produttori, ce ne sono esempi dappertutto, e non bisogna andare troppo lontano per trovarne qualcuno; se ne trovano anche nella nostra Campania alcuni da cui prendere spunto.
Produzioni che sfruttano i marchi di garazia della legge italiana e comunitaria.
La DE.CO., ad esempio, che aiuta l'economia del territorio interessato poiché costituisce un rafforzamento dell'identità nell'ambito comunale. Inoltre individua luoghi unici ed inconfutabili con la presa di coscienza che tale riconoscimento favorisce una crescente valorizzazione del territorio stesso.
La DE.CO. non deve essere considerata come un marchio di qualità poiché non lo è, come sono le istituzionalizzate D.O.P. [Denominazione di Origine Protetta], I.G.P. [Indicazione Geografica Protetta] e S.T.G. [Specialità Tradizionale Garantita], in quanto è il catalogare, da parte del Comune, le proprie produzioni enologiche e gastronomiche che la tradizione tramanda e ricorda, e come tali valorizzarle attraverso percorsi conoscitivi e di approfondimento.
Ma non è incompatibile con tali denominazioni, e l’esempio è L’olio Extravergine di Oliva "Sannio Caudino Telesino" DOP , in cui, come per magia, ricade il nostro amato, per alcuni, e maltrattato per altri, Comune di Forchia.
Ma chi è preposto a far si che una comunità giovi delle sue stesse risorse e possa fregiarsi di titoli, che sotto certi aspetti, le sono dovuti?
I più, leggendo queste righe, potranno dire che un Comune che si rispetti abbia un assessorato all’agricoltura ( sic! ) che funzioni, che si occupi forse dell’unica vera risorsa del territorio, cercando di far crescere l’economia locale attraverso quelle strade che la Comunità Europea “spiana” a chi vuole percorrerle; cercando di far capire ai giovani che un futuro sostenibile in agricoltura esiste ed è anche radioso, vantaggioso sotto tutti gli aspetti; che il futuro non è solo lontano dalla loro terra o in un lavoro in fabbrica.
Ma, si dirà, come mai, con il susseguirsi degli amministratori locali, non ce ne sia stato uno che si sia occupato di un argomento così importante, vitale, per la comunità?
Forse perché un cittadino informato e felice è meno facile da gestire rispetto ad uno disinformato e frustrato.
E, si dirà ancora,come mai non si è alzata la voce dei quei pochi, contro quegli amministratori distratti, a fargli capire che queste sono le vere risorse del nostro territorio, che conviene sfruttarle prima che vengano sepolte sotto tonnellate di metri cubi di cemento ed asfalto. Forse perché anche loro distratti da altre problematiche di diverso ordine ed importanza!
Intanto, dato che nessuno se ne occupa,che nessuno tratta argomenti che dovrebbero essere affrontati in modo serio ed approfondito, lo fa il nostro blog, con la speranza che qualcuno colga l’occasione per discuterne non solo qui, ma anche in sedi più istituzionali.

AD IMPERITURA MEMORIA.

Per saperne di più:
Asso De.Co.
Ministero politiche agricole e forestali
DOP e IGP

1 commento:

  1. In presenza di una crisi dell'agricoltura così pesante, è ora di interrompere corse solitarie per battaglie che non sono strategiche per il futuro.Piuttosto che con il senso di responsabilità che deve essere proprio delle classi dirigenti, le organizzazioni agricole devono riuscire a trovare una condivisione su alcune tematiche fondamentali per il futuro del settore. Solo presentando alcune semplici proposte comuni, saremo in grado di riuscire a dialogare in maniera efficace con le istituzioni.

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